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Fino a pochi anni fa erano i modelli matematici a prevedere che il clima del Pianeta sarebbe cambiato. Solo teorie dunque, a cui alcuni governi non prestarono attenzione, mettendone in dubbio la veridicità.

Oggi i fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti a cui stiamo assistendo non lasciano più dubbi: sono in atto importanti mutazioni nel clima del Pianeta e noi ne siamo i responsabili.

L’uomo, protagonista nel corso dei secoli di conquiste industriali e sviluppi tecnologici, ha modificato l’ambiente che lo ospita, sfruttandone le risorse ben oltre il limite consentito.

 

LA TERRA CI STA PARLANDO

Il nostro Pianeta ci sta inviando segnali inequivocabili del suo malessere. Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi della storia: dagli anni ‘80 ogni decennio successivo è stato più caldo di tutti i precedenti tornando indietro fino al 1850. Questo sta innescando una serie di reazioni a catena, tra cui l’innalzamento del livello dei mari, eventi atmosferici estremi, ondate di calore e l’acidificazione degli oceani.

Dati preoccupanti, a cui l’Unione Europea e altri 195 Paesi hanno risposto firmando l’Accordo di Parigi, con il quale si impegnano a limitare a 1,5°C il riscaldamento globale e a raggiungere le emissioni zero entro il 2050, l’anno del giro di boa del ventunesimo secolo.

Siamo vicini al punto di non ritorno e, per questo, dobbiamo invertire la rotta agendo qui e ora per risollevare le sorti del futuro.

 

CARBON FOOTPRINT, IL NOSTRO IMPATTO SULL’ECOSISTEMA

Per riuscire a contrastare il cambiamento climatico è necessario essere in tanti e collaborare per garantire alla Terra e all’umanità un futuro. L’obiettivo è ridurre. Ridurre l’inquinamento, le emissioni di carbonio, il segno del nostro passaggio nel Mondo.

Sì perché ognuno di noi, ogni giorno, gioca un ruolo fondamentale con la Carbon Footprint, letteralmente l’impronta di carbonio, la quantità di gas a effetto serra che produciamo con le nostre attività quotidiane. È un dato indispensabile da conoscere se vogliamo iniziare ad attuare tutte le misure correttive necessarie per ridurre l’inquinamento partendo da noi stessi.

Insomma, prima di agire e mettere in atto delle misure correttive, è necessario conoscere la nostra Carbon Footprint.

Sappiamo che esiste una soglia sotto la quale non è possibile ridurre l’impronta di carbonio. Ciò vale sia per i singoli individui che per i processi industriali. Quello che possiamo fare però, se vogliamo raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi, è riuscire in qualche modo a compensarle con altre attenzioni. 

 

TRASFORMIAMO LA CARBON FOOTPRINT IN UN’IMPRONTA VERDE

Esiste sicuramente una quota di CO2 che non potremo mai azzerare, ma si può scegliere di compensare tali emissioni con altri progetti, come le riforestazioni o lo sviluppo di energie alternative e rinnovabili. Sono azioni che possono partire dalla volontà dei singoli, ma che necessitano anche del supporto dei governi.

Proprio negli ultimi giorni, la dichiarazione finale del G20 di Roma ha riportato l’obiettivo ambizioso da parte degli Stati di Fermare i finanziamenti alle centrali a carbone nel 2021 e piantare collettivamente 1.000 miliardi di alberi entro il 2030.

Anche durante la Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, 110 leader hanno firmato un accordo sulla deforestazione, per fermarla entro il 2030, investendo 19,2 miliardi.

Sono impegni di portata storica, che speriamo possano essere portati a compimento grazie alla collaborazione e l’impegno di tutti.

Ciascuno di noi può trasformare la propria Carbon Footprint in un’impronta verde, gestendo e cambiando le abitudini di consumo. Ecco cosa puoi fare anche tu:

  • Scegliere mezzi di trasporto elettrici
  • Utilizzare fonti di energia rinnovabile
  • Usare con moderazione riscaldamento e condizionamento
  • Acquistare alimenti a km 0
  • Separare e riciclare i rifiuti
  • Ridurre il consumo di carne
  • Usare sacchetti di stoffa

 

L’IMPEGNO DI OLEAM

OLEAM ha scelto di prendere la via a minor impatto, facendosi promotrice di piccole accortezze e tentando di promuovere una maggiore attenzione in tema di sostenibilità.

I nostri valori prendono forma ogni giorno con i nostri cosmetici bio, realizzati con sostanze vegetali, tensioattivi biodegradabili e olii naturali, in sostituzione di prodotti di sintesi, petrolati o grassi animali. 

Ci siamo impegnati a ridurre le emissioni di CO2 fin dall’inizio della nostra storia, quando abbiamo scelto come protagonista delle formulazioni l’Olio Extravergine di Oliva Bio, prodotto a km 0 nella terra Umbra, la nostra casa.

Inoltre, per salvaguardare l’equilibrio dell’ambiente che ci ospita, abbiamo scelto solo fornitori che ci garantiscono prodotti riciclabili e a basso impatto ambientale, impiegando contenitori in bioplastica per il Balsamo labbra rivitalizzante e antiossidante e per la Crema Mani ad azione protettiva e rivitalizzante.

 

Lasciati abbracciare dalla natura, scegli Oleam.

Dal mondo della bio cosmesi avanzata